I tassi nominali sono saliti, ma le anticipazioni di inflazione sono salite ancora di più. L’impatto sui tassi reali è quindi nullo : restano in profondo rosso sia in Europa sia negli USA (-1.2% tasso reale US a 5 anni, – 2.1% tasso GER 5 anni). È questo un fattore di supporto per il mercato Azionario!
1- Pilastro 1 – Crescita Economica
Nonostante la guerra in Ucraina i nostri indicatori momentum di crescita MMS a pagina 2 si sono stabilizzati sulle ultime 4 settimane : l’MMS Mondo resta a 55, il suo livello di del 20 febbraio. Il miglioramento delle statistiche globali di fiducia dei consumatori e di vendite al dettaglio hanno infatti compensato il calo della fiducia delle aziende e il calo dei PMI. L’MMS zona Euro migliora da 63 a 65 grazie alle vendite al dettaglio, così come l’MMS della Cina che passa da 44 a 46 grazie a fiducia dei consumatori e PMI. Da notare il calo significativo dell’MMS degli USA, penalizzato dalle statistiche di morale delle aziende.
Le previsioni (Bloomberg Consensus) di crescita PIL Mondo 2022 sono state abbassate da +4.3% a +4.0% a seguito dell’invasione dell’Ucraina, ma il consensus è molto lento ad integrare dei cambi drastici : le stime più recenti danno una crescita del 3.3%. Le previsioni più recenti danno la Zona Euro 2022 a +2.5% (eravamo a 4.0% prima della guerra!), e l’Italia al 2.3% (eravamo al +4.2% fine febbraio). I PMI Composite Euro di stamattina sono invece una sorpresa positiva : a 56 fine febbraio (seconda release), sono scesi a 54.5 mentre erano stimati ancora più bassi a 53.9.
2- Pilastro 2 – Condizioni Monetarie
A pagina 3, il nostro indicatore di Condizioni Monetarie è in calo fortissimo negli USA, proprio come vuole la FED che tenta di raffreddare l’economia americana : siamo passati da 0.9 a 0.6 in 3 mesi, e stiamo ritornando al livello di gennaio 2020 appena prima del Covid. In Zona Euro l’indice rimane molto favorevole, a 0.81 un livello ben superiore al periodo pre Covid dove si situava a 0.62. L’indice di condizioni monetarie è in forte miglioramento in Cina, a 0.70 in salita di 10 punti su un mese.
Le anticipazioni di inflazione USA a lungo termine (5 anni) sono salite del 10% dall’inizio della guerra, ma restano moderate, ad un tasso del 2.6%. Al contrario, le anticipazioni a 1 e 2 anni sono esplose del 30% in un mese, a un livello del 5.8% a 1 anno e del 4.7% a 2 anni. La curva dei tassi 2-10 anni non smette di appiattirsi, passando da 38bp a 17bp attualmente.
Il mercato pensa: l’inflazione sarà molto forte a breve, ma non a lungo termine perché tra 1-2 anni ci sarà una recessione provocata dalla FED. I tassi reali restano negativi : (-1.2% tasso US a 5 anni, – 2.1% tasso GER 5 anni) : l’aumento dei tassi nominali sull’ultimo mese è stato totalmente neutralizzato dall’aumento parallelo delle anticipazioni di inflazione.
3- Pilastro 3 – Valorizzazioni
Il consensus sulle stime EPS 2022 è molto in ritardo sullo scenario della guerra in Ucraina. L’EPS 2022 Stoxx600 resta a 31.7€, una crescita del 7.5% sul 2021: ma le stime più recenti sono di una crescita del 3%, impattata da una crescita del GDP che è stata divisa per 2. Il mercato Euro si paga 13.6 volte gli utili 2022: ma con la revisione degli EPS, il multiplo dovrebbe aumentare meccanicamente. Il mercato è ritornato nella media della serie storica.
4- Pilastro 4 – Dinamica dei Mercati
Dal punto di vista tecnico, guardiamo i nostri “semafori” a pagina 5. La correzione di marzo è stata forte, e ha fatto passare tutti i settori sotto la media mobile 50 e la MM200.
I tassi 5 e 10 anni USA e Germania continuano la loro inesorabile salita, con medie mobili ormai lontanissime, sia sulla 50 che sulla 200gg.