Le anticipazioni di inflazione USA a lungo termine (5 anni) sono in calo forte sul mese (-8%, da 3.2% a 2.5%), così come sulle scadenze più corte (da 4.4% a 3.9% sul 2 anni): nonostante le brutte sorprese su CPI e Core CPI, il mercato crede sempre meno a un’inflazione duratura. È la crescita che fa paura, con lo spread dei tassi 2-10 anni che ha perso 15 punti, passando da 23 a 8bp: è un continuo oscillare tra crescita e inflazione.
In maggio notavamo la resilienza dei PMI Composite Zona Euro che si mantenanvano a 55 tra gennaio e maggio: l’equilibrio si è rotto in giugno con un brusco calo a 51.9 nel dato uscito il 23 giugno. Le analisi di correlazione tra risultati delle aziende e PMI mostrano che sotto i 52 di PMI, gli EPS cominciano a scendere : ci siamo arrivati.
1- Pilastro 1 – Crescita Economica
Giugno è teatro di un rallentamento visibile dei nostri indicatori momentum di crescita MMS a pagina 2: l’MMS Mondo è sceso da 49 a 45 in 5 settimane (era a 55 a metà aprile), trainato verso il basso dalla fiducia dei consumatori e dalle vendite al dettaglio. L’MMS Zona Euro è in ripiego accelerato, da 54 a 42 (era a 65 à metà aprile), tirato da vari fattori come PMI, Consumi e Produzione Industriale. Anche gli USA accusano il colpo con ribasso da 51 a 47, complice il crollo della fiducia dei consumatori. Solo la Cina è in controtendenza con un incremento del MMS a 31, spinta verso l’alto dal rimbalzo dei PMI post-lockdowns.
Le previsioni (Bloomberg Consensus) di crescita PIL Mondo 2022 non smettono di essere riviste al ribasso, passando da +4.0% in aprile a +3,5% in maggio a 3.2/ attualmente. Le previsioni più recenti danno la Zona Euro 2022 a +2.6% (eravamo a 4.0% prima della guerra), e l’Italia al 2.7% (eravamo al +4.2% fine febbraio). In maggio notavamo la resilienza dei PMI Composite Zona Euro che si mantenanvano a 55 tra gennaio e maggio: l’equilibrio si è rotto in giugno con un brusco calo a 51.9 nel dato uscito il 23 giugno. Le analisi di correlazione tra risultati delle aziende e PMI mostrano che sotto i 52 di PMI, gli EPS cominciano a scendere : ci siamo arrivati.
2- Pilastro 2 – Condizioni Monetarie
A pagina 3, il nostro indicatore di Condizioni Monetarie continua la sua discesa negli USA, a causa di molteplici fattori come i tassi brevi, i tassi lunghi, il dollaro e il bilancio della FED : siamo passati da 0.9 a 0.45 in 3 mesi, ma il calo sull’ultimo mese è limitato (da 0.5 a 0.45).
In Zona Euro l’indice rimane favorevole, ed è stabile a 0.88 nell’ultimo mese.
L’indice di condizioni monetarie e stabile anche in Cina, a un livello di 0.72 che indica una reflazione pronunciata rispetto alla sua propria serie storica.
Le anticipazioni di inflazione USA a lungo termine (5 anni) sono in calo forte sul mese (-8%, da 3.2% a 2.5%), così come sulle scadenze più corte (da 4.4% a 3.9% sul 2 anni): nonostante le brutte sorprese su CPI e Core CPI, il mercato crede sempre meno a un’inflazione duratura. È la crescita che fa paura, con lo spread dei tassi 2-10 anni che ha perso 15 punti, passando da 23 a 8bp : è un continuo oscillare tra crescita e inflazione. La fase attuale vede una determinazione totale della FED sull’inflazione : lo scenario centrale è diventato quindi quello di una moderata recessione che raffredda l’inflazione.
I tassi reali sono risaliti brutalmente in USA in un mese di 40bp sul 10 anni. : sono saliti anche in Europa con ovvie conseguenze sulla correzione Equity che è stata del – 8% e del -5% in USA.
3- Pilastro 3 – Valorizzazioni
Vero mistero di questo 2022, il consensus sulle stime EPS 2022 continua a salire tanto in USA che in Europa, incurante dei problemi di crescita, inflazione e geopolitica.
L’EPS 2022 stimato sul S&P500 è a 228$, una crescita del 6% sul 2021 : per lo Stoxx600 l’EPS 2022 è a 35.5€, +14% sul 2021. I multipli PER forward si sono molto abbassati : da 13 a 11 in Zona Euro e da 19 a 16 per il mercato US.
4- Pilastro 4 – Dinamica dei Mercati
Dal punto di vista tecnico, guardiamo i nostri “semafori” a pagina 5. Il Bear Market sta travolgendo tutti i supporti sul suo passaggio. Tutti i settori che siano Value o Growth sono ormai sotto la media mobile 50 e 200, con l’eccezione del solo settore Oil & Gas.
I tassi 5 e 10 anni USA e Germania sono ormai lontanissimi dalle MM50 e 200, segno di un vero e proprio “Regime Shift” sui tassi.